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Marco Pennone

Critico D'arte, Giornalista, Saggista

“Parla l’Amore”, la collettiva di “Arte Pozzo” a Villa Cambiaso

C’è l’amore fisico, c’è l’amore spirituale, quello contemplativo, mistico, utopistico: ci sono tante forme d’amore. Una di queste è senza dubbio l’Arte. In mezzo al caos della vita quotidiana, l’Artista si ferma a guardarsi dentro, si isola nella meditazione per evadere in altre dimensioni o semplicemente per guardare con occhio diverso il reale. E d’improvviso coglie particolari che tutti noi avevamo sott’occhio ma che non avevamo mai notato: questa è l’ispirazione, che in tutte le sue forme (arte, poesia, musica…) è anch’essa un atto d’amore.
Alla luce di queste considerazioni, quale titolo migliore di “Parla l’Amore” poteva trovare Angela Maioli Parodi, la vulcanica animatrice dell’Associazione Internazionale “Arte Pozzo” di Montaldeo, per la collettiva svoltasi a Villa Cambiaso dal 30 novembre al 22 dicembre 2013?
Selezionata dalla dott.ssa Stefania Bison e presentata dal critico Paolo Levi, la mostra ha riunito nelle sale della prestigiosa dimora patrizia cinquecentesca un “milieu” di Artisti che, con le tecniche e gli stili più vari, hanno dato corpo a quello che l’Amore – per dirla con Dante – “ditta dentro”.
Il colorismo intenso, caldo, avvolgente di Alessandra Tabarrani nella prima sala; le meditative visioni materiche di Federica Oddone (Feo Feo) nella seconda sala; nella terza il misticismo della Natura di Anna Rota Milani; e poi, dislocati nella Sala Convegni e in altri spazi, il “grosso” degli altri partecipanti: Mirko Roncelli, Claudia Steger, Marita Cavaliere, Gianni Fioraso, Andrea Zampollo, Gian Piero Trucco, Nino Parola, Marco Aurelio Fratiello, Renato Geido, Raffaella Pasquali, Luciana Mayer Zanelli, e gli scultori Ernesto “Nilo” Parodi, Laura Minuti, Maurizio Marioli.  
“Arte Pozzo” non è nuova alle “discese” dal Piemonte alla Liguria: ed anche questa volta ha fatto pienamente centro, confermando un sodalizio con Villa Cambiaso all’insegna della originalità, dell’amicizia costruttiva, della serena convivialità.

Marco Pennone è nato a Savona nel 1955. E’ poeta, scrittore, saggista, autore teatrale, polemista, pubblicista, critico letterario, d’arte e musicale. Consegue la maturità classica nel 1974; nel 1978 si laurea in Lettere all’Università di Genova con una tesi sul Pascoli latino  (avendo come relatore il prof. F. Della Corte e correlatore il prof. C.F.Goffis, due studiosi di fama internazionale) e nel 1981 si perfeziona in Filologia Greca e Latina presso lo stesso Ateneo. E’ attualmente insegnante di ruolo di Lettere nelle scuole medie; è altresì abilitato all’insegnamento di materie letterarie negli istituti tecnici, di italiano e latino e di filosofia e storia  per i licei.Nel mondo letterario esordisce giovanissimo: già nel 1963, all’età di otto anni, scrive i primi raccontini; agli anni ’70 risalgono le sue prime sillogi poetiche: “Quaderno rosso” (1972), “L’isola dei bucanieri. Poesie di un confinato volontario in Giamaica” (1972-73), “Primo quaderno verde” (1973), “Secondo quaderno verde” (1974-76), “Quaderno blu” (1975-76), “Poesie 1972-76” (1976), “Cori di numeri impersonali” (1977), “Passato” (1978).Dal 1979 al 1982 si dedica al monumentale progetto dei “Canti Bizantini”, poemetti in prosa, liriche e poemi dedicati al mondo della “Belle Époque”. Progettati in 7 libri, su modello delle “Laudi” dannunziane, sono interrotti al quarto libro e solo parzialmente pubblicati in estratti o in antologie.
Altre opere poetiche edite: “Novecento” (1980), “Dischiudi le tue porte all’innocenza!” (1983), “Spleen. Sonetti” (1983), “Improvvisamente un pensiero” (1984), “Impressioni di viaggio” (1985-86), “Frammenti per un amore” (1987, dedicati alla moglie Gabriella), “Poesie scelte” (1988), “Antologia poetica 1972-78” (1992), “Canto del drogato” (1993), “I capelli biondi eran sciolti al vento…” (2000, versione in italiano moderno delle più belle liriche del Petrarca), “E ora sei là…” (2001), “I segni raccontano…” (2001), “Ponte delle Sirene” (2001), “Il canto di Demòdoco” (2002), “36 haiku sui mesi e le stagioni” (2003), “Isserò un vessillo” (2004), “Le storie del mare” (2008).Nel campo della narrativa ha scritto: “Racconti di misteri” (1981), “I racconti del sabato” (1983), “Racconti del brivido, del mistero e del terrore” (2 voll.,1998, vincitori del Premio Internazionale “Janus Pannonius”, Ferrara 1998).Per il teatro ha scritto: “Il signor x e il signor y. Dialogo tra due facce dello stesso paranoico” (1975), “Oltre il tedio della vita” (1979), “L’alone della luna” (1983), “Lamento per la mia sposa perduta” (1998).Vastissima è la sua produzione come saggista e pubblicista. Si è occupato di letteratura greca e latina  (scrivendone due brevi storie a puntate per la rivista genovese “Sentieri tra lo scibile” ed evidenziandone i legami con le letterature moderne) e soprattutto di letteratura italiana. Ha scritto articoli su: Jacopo da Varagine, Dante, Petrarca, Boccaccio, Marino, Parini, Alfieri, Foscolo, Leopardi, Manzoni, Carducci, Pascoli, D’Annunzio, il Futurismo, Betti, Fiumi, Anile, Gatti, Capasso, Barile, Sbarbaro, Ungaretti, Montale, Quasimodo, A.S. Novaro, M. Novaro, Boine, Roccatagliata-Ceccardi, Pastonchi, Betocchi, Papini, Giuliotti e molti altri autori.  Si occupa del “recupero” e della rivalutazione di poeti e scrittori ingiustamente dimenticati. Si è attivamente interessato anche di letterature straniere, in particolare quelle slave e ispano-americane.In collaborazione con la moglie Gabriella Tessitore ha pubblicato saggi su Sant’Agostino, Comenio, i pedagogisti italiani dell’Ottocento e ha curato l’edizione postuma di varie opere filosofiche e pedagogiche della moglie.E’ tra i fondatori (2002) del primo “Caffè Filosofico” sorto in provincia di Savona.Dal 1979 ad oggi ha collaborato con decine di riviste e periodici in ogni parte d’Italia, ed è più volte intervenuto come polemista sui quotidiani “Il Secolo XIX” e ”La Stampa”.E’ inserito in oltre 100 pubblicazioni antologiche ed in molti siti Internet..Ha partecipato a mostre di poesia a Savona, Vado L.,Genova, Torino, Milano, Nizza.
Scritti suoi e della moglie si trovano, grazie all’interessamento della prof.ssa Melinda Tamás-Tarr Bonani, giornalista e scrittrice ungherese residente a Ferrara e direttrice della rivista “L’Osservatorio Letterario”, nella Biblioteca Universitaria di Budapest. Ha ottenuto decine di riconoscimenti in concorsi letterari locali (anche per il dialetto), nazionali ed internazionali.E’ membro honoris causa di varie Accademie; è socio fondatore dell’Associazione Culturale “Villa Cambiaso” di Savona ed è stato vicepresidente dell’Associazione Culturale “Ipazia” di Vado Ligure (SV). Si interessa attivamente di musica classica, di arte e di parapsicologia. E’ un esperto cultore di auto d’epoca e di tutto ciò che è esteticamente “bello”.Svolge un’intensa attività di conferenziere e presentatore di poeti, scrittori, artisti e musicisti; ha curato anche prefazioni a vari volumi e note di copertina.Nel campo della critica d’arte, ha scritto sulle riviste “Boé”, “Overart” e sulle prestigiose pubblicazioni “Avanguardie Artistiche” e “I Grandi Maestri”; ha contribuito all’organizzazione di mostre ed eventi artistici e musicali

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