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Lorenzo Bersini

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Lorenzo Bersini nasce a Carisio Vc il 16/11/1959.

Si distingue nel disegno sin dalle scuole elementari, frequenta l’istituto tecnico dei geometri e successivamente il Politecnico di Torino ma non consegue la Laurea.

Durante il servizio militare realizza alcuni affreschi presso la Caserma Vannucci di Livorno e ottiene il permesso di frequentare l’Accademia di belle arti ma non consegue la laurea.

Il suo percorso artistico inizia nel 2010 e realizza alcune collezioni a matita.

Nel 2013 si trasferisce a Torino in Piazza Castello, ove inizia il suo studio sui colori del vino

Collabora con la regione Piemonte e realizza alcune collezioni su commissione.

Sempre a Torino prende vita la collezione Emozioni tuttora in corso.

Nel 2015 torna a Biella ove continua il suo lavoro.

Nel 2016 si trasferisce a Praga per alcuni mesi e realizza una serie di disegni.

 

I colori del vino

 

Il vino offre una vasta gamma di colori che conferiscono ai disegni toni caldi e delicati, particolari che si adattano ad ogni tipo di arredamento.

Questa tecnica non è molto conosciuta, ma è esercitata da diversi artisti anche di successo nazionale e internazionale.

La più diffusa è la Vienette, simile all’acquerello in cui il vino muta i suoi colori sulla carta o sulla tela dovuta all’ossidazione del vino a contatto con l’ossigeno. La muta o invecchiamento dei colori non è costante, una volta completato il processo ossidativo il colore si stabilizza e non muterà più.

La mia ricerca sta proprio nel processo ossidativo del vino, una volta privato della solforosa (Conservante volatile aggiunto) , viene conservato in vasetti anche per anni e il processo ossidativo dei colori avviene in questa circostanza.

Il vino a contatto con l’ossigeno dà vita ad un processo enzimatico, muffe generalmente di colore bianco o azzurro ed il suo colore sarà in continua evoluzione.

Vi sono anche processi marcescenti che presentano muffe di colore grigio o nero, in questo caso i vini vanno eliminati in quanto non hanno i requisiti per la conservazione del dipinto.

Alcuni Monaci nel 1500 circa, in una soluzione di vino, galle, minerali, hanno dato vita all’inchiostro ferro gallico, probabilmente il migliore mai realizzato.

I colori del vino non sono fotosensibili, i miei disegni sono eseguiti su carta artistica semiruvida (contiene pigmenti in cotone) in quanto ha un potere di assorbimento maggiore della tela. Generalmente ogni mio lavoro ha dai 15 ai 28 passaggi di vino sovrapposti, in alcuni casi con particolari testurizzati.

 

La testurizzazione

 

Quasi tutti i miei lavori sono testurizzati, questo conferisce un valore aggiunto e una certa profondità al disegno.

La testurizzazione viene eseguita tracciando delle linee al tratto o circoncentriche con un pennello da 0.2 mm. Le tracce vengono eseguite con lo stesso vino di base o con vini diversi, è un processo molto lungo in quanto necessita di asciugare tra un passaggio e l’altro.

 

Amo l’arte figurativa a prevalenza femminile, paesaggi architettonici raffiguranti le bellezze del mondo. Cerco di disegnare emozioni, personali o di persone incontrate ma non disdegno disegnare fiori o ritratti su commissione.

 

Alcuni processi cromatici

 

La Barbera

Questo vino di buona struttura ha diverse tonalità cromatiche di base, a secondo della provenienza e del tipo di vinificazione.

Nelle zone di Asti il vino si presenta di colore viola e dopo alcuni mesi di ossidazione se non è acetificato diventa di colore arancio.

Nelle zone di Cuneo il vino si presenta di colore rosso nei processi ossidativi il colore diventa più intenso e scuro e i suoi depositi sono molto scuri e ricchi di tartrati, ottimi per le ombre e i contrasti.

La Barbera che ha fatto Barrique, si presenta sempre di colore rosso, ma una volta asciutta dopo 5/6 ore circa sarà marrone (questa è una prerogativa di quasi tutti i vini Barricati).

 

Il Gutturnio

 

Questo vino si presenta di colore arancio vivo, di grande struttura e ricco di tartrati.

Nel processo ossidativo non muta molto il colore, solo in alcuni casi diventa di color Noce.

Longevo nel processo enzimatico difficilmente diventa aceto.

 

Il processo di acetificazione

 

Quando il vino muta in Aceto tutto si sconvolge, all’apparenza il colore è invariato ma dopo poche ore diventerà di colore grigio e in alcuni casi anche di colore verde.

Va Prestata molta attenzione nell’utilizzo di questi vini in quanto tendono a contaminare la zona circostante rovinandola irrimediabilmente.

Il Nero d’Avola nasce come vino dai toni rosati e delicati, se diventa aceto per alcune settimane avremo un colore verde meraviglioso. Purtroppo questo colore possiamo mantenerlo per un periodo molto breve.

 

Cenni cromatici

 

I vini di colore blu tipo: San Giovese, Bonarda, in caso di sovrapposizione con altri vini avremo semplicemente un colore blu più scuro, in quanto il blu prevale sempre su tutti gli altri.

Nel processo ossidativo di questi vini dopo 12/16 mesi in alcuni casi muteranno i colori in arancio, rosso o azzurro.

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